Spirto gentil, s'al giusto voler mio
non è cortese il cielo e amico tanto,
ch'io possa con ragion lodarvi quanto
me fate, e io far voi spero e desio;
dolgomi del mio fato acerbo e rio,
che ciò mi niega, rivolgendo in pianto
il mio già lieto e dilettoso canto,
per cui fan gli occhi miei si largo riso.
Ma se fortuna mai si mos